E vi avevo lasciato con l´acquolina in bocca a proposito del cacao e dell´uovo di Pasqua: una storia tutta golosa!
. . . una storia golosa . . .
Si diceva proprio in merito alla produzione delle uova di cioccolato, che il 1789 fu ricordata come data storica non soltanto per gli eventi storici, ma anche per il fenomeno minore impresso nella mente e diremmo, sul palato dei buongustai: nel 1789 infatti fu inventato il conchage.
Fino ad allora, infatti, il cioccolato veniva prodotto, ma restava sempre molto granuloso: nel 1789 fu inventato un processo di lavorazione, che rese il cioccolato finissmo e vellutato al palato. Questa tecnica é nota come conchage e l´inventore fu Radolphe Lindt.
Successivamente, nel 1823, François Louis Cailler fondò a Vevey il primo stabilimento svizzero in cui veniva prodotto il cioccolato: é proprio qui, dove attraverso l´utilizzo di un macchinario del tutto innovativo, il cacao veniva lavorato e trasformato in pasta manipolabile. Furono prodotte le prime forme e la sua cioccolata inizió a prendere la prima forma di tavoletta e diffusa con successo sul mercato. Fu poi il genero di Caller, di nome Daniel Peter, a preoccuparsi dei golosi che non possono fare a meno del latte: nacque, cosí, per mano di Daniel Peter, la cioccolata al latte. All´inizio si presentó il problema di unire il latte all´impasto di cioccolato in lavorazione. Il latte non costituiva sicuramente un problema, dal momento che la Svizzera é ricca di pascoli rigogliosi e di allevamenti per la produzione di un´altissima e famosissima qualitá di latte. Daniel Peter pensó bene di sfruttare il latte condensato, da poco lanciato negli USA, e la farina di latte, prodotta invece in Svizzera da Henry Nestlé. ll suo procedimento, sfruttato in seguito da tutti i produttori, è ad oggi ancora utilizzato negli stabilimenti.
Dall´Olanda proviene l´uovo di Pasqua moderno: infatti nel 1825 fu proprio l´olandese Coenraad van Houte che inventó la versione dell´uovo vuoto all´interno, separando i grassi, ovvero il burro, dal cacao, tramite una particolare pressa idraulica: con il tempo riuscí nel perfezionare il procedimento che prese il nome di dutching. Un progresso tecnologico che premise ai maestri cioccolatieri del Centro Europa di sbizzarrire la loro fantasia modellando il cioccolato in tutte le forme che poi sono state diffuse sul mercato e nelle quali tuttora gustiamo: caramelle, cioccolatini, tavolette, uova. Dal 1875 in Inghilterra, John Cadbury, un famoso pasticcere, rese note e diffuse le uova di cioccolato. Con il progresso delle tecniche di produzione e miglioramento, le uova furono create in varie forme, tipologie, con ingredienti differenti: cioccolato bianco, fondente, al latte ma anche con esterno liscio, ruvido, arricchito di nocciole, mandorle, frutta secca, cereali, ecc.
Le uova nel Guinness
Pare che l´uovo di cioccolato dalle dimensioni piú grandi al mondo sia quello realizzato nel 1897 da un confettiere londinese, in occasione di un matrimonio di un rampollo di casa Stuart celebrato in quel periodo: alto 9 metri, largo 18, conteneva centinaia di bomboniere preziose da distribuire agli invitati. Sempre in ambito di curiositá, nel 1869 il chimico J.W. Hyatt regaló al Presidente degli Stati Uniti Grant un uovo apparentemente banale: di fatto era un uovo in celluloide, un materiale che il chimico aveva appena inventato! Piuttosto che un uovo goloso…un uovo a dir poco prezioso!
E allora, in questa settimana dedicata alla Pasqua, alle uova di Pasqua, alle golositá e alle curiositá . . . vi aspetta un terzo articolo . . . non perdetelo!