Uova. Colombe. Campane. Ulivo. Primavera.
I segni ci sono tutti. E anche se non l´avreste mai detto, anche quest´anno la Pasqua arriva puntualissima.
Si tratta di una ricorrenza che presenta aspetti differenti, legati alle varie tradizioni ma che hanno in comune elementi provenienti da credenze popolari ma soprattutto religiose.
Un giro per il mondo
Curioso è il fatto che la parola Pasqua deriva dall´ebraico Pesah, che significa passaggio e che ha un´etimologia comune a quasi tutta Europa: Pâques in francese, Pascua in spagnolo, Pashke in albanese e Pasen in olandese.
È una festività che non ha una data fissa, ma secondo indicazioni del Concilio di Nicea del 325 d.C. per le quali la Pasqua doveva cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera, oggi la data si calcola scientificamente, sulla base dell’equinozio di primavera e della luna piena, utilizzando per il computo il meridiano di Gerusalemme, che per la religione cristiana rappresenta il fulcro, quale luogo della morte e risurrezione di Cristo.
Interessanti sono gli articoli sul significato e lo scambio delle uova di Pasqua, nei diversi paesi.
Ma le tradizioni non finiscono qui.
La Pasqua, anche festa di Primavera, si festeggia con uova, colombe, campane, ulivo, appunto ma anche tanta cioccolata.
In Germania, ad esempio, il simbolo per eccellenza è il coniglietto: è un simbolo diffuso anche negli Stati Uniti e nei paesi nordici, in generale. Non a caso il famoso coniglietto inglese “easter bunny” deriva dai riti pagani della fertilità. In questo periodo, in Germania, tutto si tinge di mille colori, disegni alle finestre e i bambini diventano i protagonisti. Infatti non si dilettano soltanto a dipingere il guscio delle uova, bensì giocano a scovare le uova di cioccolato che i genitori hanno nascosto in casa o nel giardino. In Inghilterra si rivolge particolare attenzione alle persone povere o bisognose. Un dolce tipico è rappresentato dalle brioches chiamate “hot cross buns“, fatte con uvetta e cannella e decorate con una croce fatta di glassa per ricordare la passione di Cristo. In Francia la tradizione è molto curiosa e carina per i bambini: dal momento che le campane restano in silenzio dal venerdì santo alla Domenica, si dice ai bambini che siano volate a Roma. La mattina della domenica i bambini corrono fuori a verificare che le campane sorvolino i cieli per tornare a casa e, nel frattempo, i genitori nascondono le uova di cioccolata chei piccoli dovranno, successivamente cercare. In Danimarca tutto deve essere colorato di giallo, dalle candele alla tovaglia; in Olanda si usa decorare la casa con dei fiori gialli e la maggior parte della gente appende una corona decorata alla porta. In Finlandia la tradizione vuole che le streghe volino in cielo tra il venerdí e la Domenica di Pasqua. Quindi, in alcune zone, si usa ancora accendere un falò nella notte del sabato, che secondo una antica leggenda medievale serviva a cacciare le streghe dal focolare domestico. I bambini, nella settimana precedente, usano travestirsi da streghe e distribuire letterine per ricevere in cambio caramelle. Dal Nord, passiamo al caldo della Grecia, che festeggia la Pasqua in modo sentito. Si può godere di manifestazioni folkloristiche in giro per le isole, anche se le più belle restano comunque quelle ispirate alle antiche tradizioni di Creta e Atene. Dopo giorni di digiuno, si pranza con la “soupa mayeritsa” accompagnata da riso alla greca, con le uova colorate di rosso, con il pane pasquale e la tipica “Maghiritsa”, una zuppa fatta con le interiore di agnello. Curiosa e divertente è la battaglia delle uova, durante la quale, nella Domenica di Pasqua, si colpisce l´uovo del vicino con il proprio fino a che tutti avranno le proprie uova rotte e resta un solo uovo intero che decreta il vincitore, appunto.
Le tradizioni sono innumerevoli, ma anche le sfide: chi di voi vincerà la sfida di Pasqua di Juwelo?