È stato ritrovato un gigantesco ciondolo in giada.
La scoperta è stata comunicata solo recentemente dalla University of California, in San Diego.
Si tratta di un ciondolo dalle grandi dimensioni, realizzato in giada, che, sembra sia appartenuto alla antica popolazione dei Maya.
Gli archeologi scoprono . . .
La notizia è stata diffusa lo scorso febbraio, attraverso una documentazione ufficiale della University of California, di San Diego ma la scoperta risale, a qualche tempo prima: esattamente al 2015.
Un gruppo di archeologi ha riportato alla luce il ciondolo in giada, che era sepolto insieme ai gioielli appartenenti a un Re del popolo Maya, che l´avrebbe indossato al collo durante le cerimonie.
La giada è incisa con iscrizioni di geroglifici e, oltre a questo, ciò che ha affascinato gli archeologi è il fatto che il ciondolo sia stato ritrovato in un luogo piovoso e pieno di pappagalli della regione di Belize, ben alla periferia e non nel cuore, come si penserebbe, dell´antico mondo dei Maya. Proprio lì si è continuato a scavare riportando alla luce un palazzo e delle tombe Maya.
Geoffrey Braswell, professore di antropologia presso la University of California di San Diego, ha confermato in un´intervista, che si sarebbero aspettati di trovare una di quelle grandi città, caratteristiche della civiltà dei Maya. Invece la scoperta è avvenuta ben lontano dal centro.
. . . un ciondolo in giada dei Maya
Gli archeologici, guidati dal professor Braswell, scoprirono il ciondolo di giada inciso con geroglifici, nel 2015, insieme ad altri resti e suppellettili, in una tomba datata 800 a.C. in una località chiamata Nim Li Punit nel sud di Belize, penisola un tempo nota come la Honduras Britannica.
Secondo il Prof. Braswell, il ciondolo di giada fu utilizzato, per la prima volta, nell´anno 672 a.C. in un rituale per invocare il vento e la pioggia, che erano necessari per il raccolto del popolo Maya.
È molto probabile, che il prezioso ciondolo, fosse stato, successivamente, sepolto per conservare il suo immenso potere magico.
Il ciondolo di giada ha una lunghezza di 7 pollici, circa 17,80 centimetri, una altezza di 4, che corrispondono a circa 10,16 centimetri e uno spessore di 6 millimetri circa. Rappresenta il secondo ciondolo più grande mai recuperato nella località di Belize. è inciso da un lato con iscrizioni di geroglifici e presenta una forma a T.
La forma a T, secondo studiosi e archeologici, è un glifo, ovvero un simbolo inciso, noto come “ik”, che stava ad indicare “Wind and Breath”, ovvero “vento e respiro”, in relazione al suo uso magico per invocare gli agenti della Natura in aiuto dei raccolti.
Studi sui geroglifici incisi sul ciondolo hanno rivelato il nome del Re dei Maya che lo indossò nelle cerimonie: il suo nome era Janaab´ Ohl K´inich e sono state recuperate anche altre informazioni riguardo la sua famiglia.
Sulla scoperta è stato redatto un documento ufficiale, The Wind Jewel, che spiega la storia della scoperta e di altri ritrovamenti nel sito archeologico.