Il Lapislazzuli è una gemma presente nella gioielleria da sempre.
Questa pietra preziosa esercita su di noi un fascino particolare grazie al suo intenso colore blu.
I più richiesti sono gli esemplari ricchi di inclusioni di pirite per il contrasto che producono i “punti” dorati di pirite con il colore blu profondo del minerale. Le gemme opache sono ritornate protagoniste nell’alta gioielleria e il Lapislazzuli è una delle più amate.
Giacimento millenario
I giacimenti più ricchi di Lapislazzuli si trovano nel nord dell’Afghanistan, nel distretto di Badakshan, al Tirich Mir, a 7780 metri sopra il livello del mare. Il deposito più attivo, conosciuto con il nome di Sar-e-Sang, si trova a circa 5000 metri di altezza, dove la natura ostenta la sua bellezza assoluta.
Le condizioni climatiche non permettono una regolare estrazione, infatti è possibile ricavare Lapislazzuli solo nei mesi di clima più benevoli.
L’Afghanistan fornisce la miglior qualità di Lapislazzuli di tutto il mondo ed è anche il giacimento più antico della storia. Da circa 6.000 anni i minatori estraggono questo minerale nella zona del Badakhsan e i lapislazzuli che oggi ammiriamo negli antichi incantevoli gioielli esposti nei musei del mondo, provengono da questa regione.
Il Lapislazzuli nella storia
I primi gioielli con Lapislazzuli tracciati sono stati trovati nelle tombe dei nobili di Ur, nella bassa Mesopotamia,. Dal celebre poema sumero “Epopea di Gilgamesh”, scritto intorno al 2500 a.C.: “Vedrò di farti avere un carro di lapislazzuli, con ruote d’oro e corna d’ambra” (Epopea di Gilgamesh).
Un’altra antica civiltà che usava il Lapislazzuli come pietra preziosa per decorare e abbellire gioielli e ornamenti fu la civiltà egiziana. All’interno delle piramidi di Dashour (3000 a.C.), sono stati trovati migliaia di gioielli contenenti Lapislazzuli.
Nel Medioevo fu studiata la capacità del Lapislazzuli di produrre un pigmento blu che in seguito fu conosciuto come blu ultramarino, inizialmente utilizzato per colorare i tessuti. Si tratta dello stesso pigmento usato successivamente in pittura e conosciuto come il colore del manto della Madonna. Quando un pittore riceveva un lavoro su commissione, si stipulava nel contratto se nel dipinto doveva essere utilizzato del blu ultramarino, e quindi la specifica quantità, poiché il pigmento di Lapislazzuli si pagava come supplemento, essendo più costoso che il laminato in oro.
Nel Rinascimento fu dichiarato definitivamente come pigmento, non solo per i dipinti su legno e tela, ma anche per gli affreschi. Il blu ultramarino garantiva un magnifico blu intenso e soprattutto durevole nel tempo. I grandi maestri della pittura di quel tempo lo chiamavano “oro blu”, e costava quattro volte più dell’oro!
Oggi ci commuoviamo nel vedere lo splendore della Cappella Sistina e tante altre opere artistiche realizzate col pigmento di Lapislazzuli.
Nella religione buddista i maestri della medicina, i Sangye Menla, credono che il Lapislazzuli sia una gemma con proprietà curative.
Il colore del lapislazzuli
Alcuni antichi testi persiani che trattano la classificazione del colore delle gemme, nominano tre varianti del colore del Lapislazuli:
Nili: blu oscuro
Assemani: blu chiaro
Sabz: blu-verde
Intorno al 25 e 40 % la struttura di questa gemma è formata da Lazurita, essendo lo zolfo il suo agente colorante.
Gli altri diversi minerali contenuti nel Lapislazzuli influenzano il suo colore e il suo aspetto. Ad esempio: un Lapislazzuli con buona quantità di calcite avrà un colore macchiato di bianco e poco omogeneo.
Gli esemplari più costosi sono quelli di un intenso colore blu, con inclusioni di pirite distribuite sulla sua superficie.
Oggi: lapislazzuli in gioielleria
Sia nelle collezioni di Cartier come in quelle di Bulgari, Bucheron o Van Cleef &Harpel – e potrei continuare a nominare tutte le grandi brand gioielliere – il Lapislazzuli non manca mai!
Juwelo vi propone nelle sue diverse collezioni una grande varietà di gioielli con Lapislazzuli. La cosa straordinaria di questa gemma è che non passa mai di moda e ci si innamora sempre per la sua bellezza!