Spesso mi chiedono: qual è la tua gemma preferita? Ed io non riesco a trovare una risposta adeguata, perché in verità a me piacciono tutte le gemme! Ma è vero anche che a volte il cuore batte più forte di fronte a certe particolari pietre preziose, specialmente se sono di ottima qualità. Nel mio caso posso confessare che l’Alessandrite è una di quelle gemme.
Non è facile trovare Alessandrite di ottima qualità, di un perfetto colore e luminosità, e in grandi carature, e al tal proposito vi racconto in questo articolo un piccolo aneddoto personale, che quando ci ripenso non posso trattenermi nel sorridere.
L’aneddoto dell’anello
Ho un caro amico a Berlino, di nome Sascho.
È stato uno dei miei primi carissimi amici, in quella Berlino Ovest – pazza e trasgressiva – degli anni 80. Ancora oggi ci vediamo spesso con lui e la moglie in diverse occasioni, a cena, nei vernissage e nelle premiere di teatro (anche lui è diventato nonno).
Un giorno, non molto tempo fa, a casa sua, Sascho mi chiese se poteva mostrarmi un anello appartenuto alla sua nonna, una delle prime dottoresse in medicina della Bulgaria (in realtà nella famiglia di Sascho sono tutti medici …) Quello che mi mostrò era un anello con una gemma di colore rosso violaceo enorme, splendidamente incastonata in “argento” – affermava lui – Io esaminai il gioiello con attenzione perché devo ammettere che ero impressionata dall’opulenza del design. Sascho continuò a parlare dicendo: “deve essere un “vetro” particolare perché quando si vede di giorno mostra un altro colore… un verde oliva bluastro …”
Io non credevo quasi a quello che stavo ascoltando, presi immediatamente il mio cellulare e chiesi a mio marito, che ci avrebbe raggiunto più tardi, di portarmi la mia lente d’ingrandimento e il mio set tecnico. Ero molto emozionata ed avevo un sospetto.
L’Alessandrite
Un sospetto veritiero perché effettivamente si trattava di una splendida Alessandrite! L’argento era platino e il gioiello una vera opera d’arte oreficeria, di quelle che tolgono il fiato.
Non riuscivo a comprendere il motivo per il quale Sascho, e sua moglie, non si fossero interessati prima per quel gioiello. Sascho mi spiegò che tutti gioielli di famiglia che lui aveva ereditato erano pezzi in oro giallo con “le solite gemme” (per dirla con le sue parole), e nessuno aveva dato molta importanza a quell’anello “in argento”, supponendo si trattasse appunto di “vetro”, fino a quando si accorse effettivamente del cambiamento di colore.
Non potei fare a meno di ridere, ma ero veramente emozionata! Per la prima volta in vita mia ero di fronte ad un’Alessandrite di grande dimensione! Ero così contenta che sembravo la mia cagnetta ogni volta che festeggia il mio ritorno a casa dopo un viaggio!
Per finire il racconto: si rivelò un pregiatissimo pezzo di gioielleria tanto da essere valutato con una cifra a cinque zeri!
E ciò era dovuto al fatto che l’Alessandrite di cui parliamo conta quasi sei carati e mostra una cristallizzazione fuori serie. E inoltre l’anello è firmato da una dinastia di gioiellieri svedese, che fino alla rivoluzione russa aveva una maison a San Pietroburgo. Sascho mi raccontò inoltre che qualche volta la nonna raccontava di un fidanzato che lei aveva avuto da giovanissima, ed era un principe russo… ma che lei invece preferì sposare un suo compagno di studio di cui si era innamorata pazzamente … sarà stato il principe russo a regalarle quel gioiello? Mistero! Nessuno può dare una risposta… e ciò rende l’anello ancora più affascinante!
I fattori di qualità dell’Alessandrite secondo la GIA
Colore
L’Alessandrite alla luce del giorno è verde o verde bluastro, e alla luce artificiale invece rossa a rossa violaceo.
La saturazione del colore è moderatamente forte o decisamente forte. Le pietre troppo chiare non raggiungono la qualità dell’intensità del colore che si può raggiungere nelle gemme di alta qualità. Le pietre troppo scure mancano di luminosità e sembrano quasi nere.
La produzione dalle miniere russe attualmente è molto limitata, il che significa che le gemme intense e colorate che sono state prodotte in quantità meno di 200 anni fa, sono oggi molto più difficili da trovare.
Le Alessandriti dello Sri Lanka sono generalmente più grandi delle loro controparti russe, ma i loro colori possono essere meno attraenti. I verdi tendono ad essere giallastri rispetto al blu-verde delle pietre russe, e i rossi dell’Alessandrite dello Sri Lanka sono in genere rosso brunastro piuttosto che rosso violaceo.
Le Alessandriti dal Brasile sono state trovate in colori che competono con il materiale russo, ma la produzione dal Brasile è diminuita. Attualmente, la fornitura di Alessandrite è molto bassa e il materiale con colori fini è praticamente inesistente.
Chiarezza
L’Alessandrite tende a contenere poche inclusioni. C’è un notevole aumento di valore per materiale pulito con un buon cambio di colore e colori forti.
Quando alcuni tipi di inclusioni lunghe e sottili sono tra loro orientati parallelamente, possono creare un ulteriore fenomeno chiamato gatteggiamento, o effetto occhio di gatto, aumentando così il valore dell’Alessandrite.
Il pleocroismo dell’Alessandrite è una sfida per i tagliatori. Quando si taglia l’Alessandrite, i tagliatori orientano la gemma in modo da mostrare il cambiamento di colore più forte attraverso la corona. È fondamentale posizionare il grezzo in modo che la pietra tagliata mostri la faccia sia nei colori pleocroici violacei sia nei verdi.
Peso in carati
La maggior parte delle Alessandriti di moda sono piccole e pesano meno di un carato. Dimensioni più grandi e qualità migliori aumentano drasticamente nel prezzo.
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