Café Society: quando Chanel incontra Woody Allen

Ci sono numerose ragoni che hanno portato la Maison Chanel a interessarsi al recentissimo progetto cinematografico di Woody Allen. Una storia ambientata nella Hollywood degli anni Trenta che si adatta perfettamente alla famosa casa di moda.

 

È noto che Gabrielle Chanel è stata una tra le più importanti rinnovatrici del look degli anni ’30 e nel 1932 ha creato la sua collezione di gioielli con diamanti (Bijoux de Diamants) e, nonostante la crisi finanziaria, i suoi gioielli dallo stile elegante si imposero nel mondo delle signore della ricca e alta società del tempo.

 

E chissà, forse per coincidenza, forse no, nel 2014 Chanel lanciò una nuova collezione di alta gioielleria con il titolo “Café Society“. Un omaggio a poeti, musicisti, aristocratici, borghesi e socialista di quei tempi. La collezione di Chanel Haute Joaillerie ‘Café Society’ ha mantenuto tutti i tratti tipici della maison: la stella, il fiore di camelia e la piuma, che al solo nome ricorda gli anni Venti – Jazz, Bubbles, Broadway, Charleston. ” she looked the epitome of elegance and good taste”- Era simbolo di eleganza e buon gusto.

 

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Anello di diamanti- Juwelo

 

Nel film di Woody Allen è  Kristen Stewart ad interpretare uno dei rappresentanti della Maison Chanel. La costumista Suzy Benziger, che ha lavorato con Woody Allen in altri sette film, ha dichiarato:

“Io stessa non avrei potuto lavorare a questo film senza far riferimento a Chanel: nel XX secolo, Chanel era sinonimo di stile, lusso e glamour. Per rappresentare davvero la “Café Society” del tempo, non c´era altro da indossare se non Chanel, che rappresenta una parte essenziale della storia

Poi ha aggiunto. “Non avevamo soldi per permetterci tutti i gioielli di cui avevamo bisogno per il film”. Ma ha anche assicurato Benziger. “E così è stata proprio la Maison Chanel a fornirci pezzi spettacolari di diamanti gioielli, zaffiri, oro bianco e oro giallo del valore di milioni di dollari. Insieme con i gioielli ha persino inviato 15 guardie del corpo per la custodia. ”

Non è una novità che, nei film di Woody Allen, i suoi personaggi sono vestiti da brand noti. Ad esempio, nel film  “Hannie Hall”, Diane Keaton indossa Ralph Lauren, o in “Blue Jasmine” Cate Blanchett con la sua giacca di perle Chanel, le scarpe Roger Vivier o la costosa borsa Birkin di Hermes.

Il film “Café Society” ambientato a metà degli anni 1930, parla di un triangolo amoroso tra un potente agente di Hollywood Phil Stern (Steve Carell), la sua segretaria (Kristen Stewart) e il giovane newyorkese nipote Bobby (Jessie Eisenberg) che si trasferisce da New York a Los Angeles con il desiderio di perseguire la carriera di attore, approfittando dei contatti del suo potente zio. Senza poterlo evitare, Bobby si innamora perdutamente di Vonnie e questo cambia radicalmente i suoi piani. Quando tutto sembra non andare per il verso giusto, decide di tornare a New York per lavorare in discoteca di suofratello, dove incontra Veronica (Blake Lively) con la quale si sposa.

Café Society è il termine anche usato per riferirsi ai membri dell’alta società, aristocratici, artisti e celebrità, che si riunivano nei caffè e nei ristoranti alla moda a New York, Parigi e Londra alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX. Il termine è diventato popolare nella New York degli anni ’30, dopo la fine del proibizionismo e la nascita della stampa gialla.

 

 A quel tempo, c’erano decine di club di questo tipo a New York

Lo script mostra come, all´epoca, lo stile di New York e quello di Hollywood fossero, in realtà opposti. A New York il trend e la moda seguivano essenzialmente lo stile europeo e, soprattutto la moda di Parigi, mentre a Hollywood si viveva più in un mondo di finzione governato principalmente dal gusto dei produttori. È notevole come ne La Mecca del cinema spiccasse l’uso delle pellicce, nonostante le temperature fossero calde.

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In questo mondo di famose star, magnati e mafiosi un protagonista importante è il glamour. E questo è certamente un elemento di estrema importanza in questo film. Benzinger dice: “La grande semplicità del design degli abiti di Chanel è servita da cornice per mostrare i loro gioielli.” Come nel caso in cui Stewart indossa un abito di pizzo di seta abbinata a una bella collana di diamanti a forma di camelia.

 

Altre volte in cui i gioielli hanno chiaramente un ruolo di primo piano sono, ad esempio quando Blake Lively, nel ruolo di Veronica, entra nel Café Society di New York: indossa un abito di lamé splendido e la nostra attenzione è subito catturata dal suo bracciale con 263 pietre preziose rotonde che Chanel chiama “Intemporels Les“.

Oppure, in un’altra scena Kirsten Stewart abbaglia con una penna a forma di piuma con 832 diamanti taglio brillante di 14,5 carati o con l´anello della collezione Cocktail del 1932.

Anche nel club una delle signore di “Perles de nuit” appare con una collana nappa con 914 diamanti e 47 perle di Tahiti.

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Orecchini con perle di tahiti

 

In un film del genere il contributo di una casa di moda come Chanel è essenziale e indubbiamente riesce a “vestire” il film di un bagliore d’altri tempi.

Non dimentichiamo, però, che questo è un film di Woody Allen la cui ironica visione di Hollywood è nota. Quindi lasciamoci affascinare dai gioielli, ma anche da un pizzico di umore nostalgico che ci aiuterà a uscire soddisfatti dal cinema.