Si crede che i gioielli rispecchino la societá a cui appartengono. Si tratta di una interessante riflessione che si esprime in modi diversi nelle diverse culture. I gioielli africani si differenziano sostanzialmente dai gioielli indiani, per esempio. Oggi tratteremo i gioielli provenienti da una delle culture piú interessanti: i gioielli di Israele.
All’inizio erano gli artigiani islamici della regione che provvedevano a creare piccoli gioielli souvenir per i pellegrini cristiani di passaggio a Gerusalemme. Successivamente fu il sionismo, con la Scuola Bezabel d’Arte e Mestieri, che, con i suoi diversi nomi e leader, esercitó l´influenza maggiore sui gioielli di Israele.
Questa scuola inizió con motivi “ebrei” propriamente detti, come ad esempio il disegno di gioielli ispirati alle lettere dell’alfabeto ebraico. Con l’avvento del nazismo in Germania, molti ebrei tedeschi che riuscirono a lasciare il paese e arrivarono in Israele portarono una forte influenza della corrente “Bauhaus”, dove prevale la semplicità della forma e lo stile moderno.
Una volta stabilito lo stato di Israele, gli immigrati provenienti da tutti gli angoli del mondo arrivarono nel paese. Ognuno recava le proprie radici culturali che furono espresse anche nell´arte della gioielleria. Gli immigrati provenienti dallo Yemen, ad esempio, vantavano una tradizione della gioielleria islamica centenaria che, allo stesso tempo, fu “adattata” al gusto delle donne dell´epoca da altri artigiani gioiellieri. In pratica alcune parti venivano smontate e rimontate in una maniera piú contemporanea. Uno dei primi designer contemporanei con la fama di creare uno stile tradizionale utilizzando componenti non tradizionali fu Finy Leitersdorf.
Restate con noi per saperne di piú sulla tradizione dei gioielli israeliani . . .