Da sempre sono stata affascinata dal rubino, che in inglese si traduce con ruby. Forse perché é la mia pietra di nascita? O semplicemente per la sua ineguagliabile bellezza quasi mistica? Non lo so. I rubini hanno sempre avuto per me un’attrazione magica.
Miti e storia dei rubini
Volgendosi verso il passato, ci si accorgerá che, ovviamente, il rubino non soltanto è conosciuto da oltre 2500 anni, ma é anche molto ambito. La gemma era già nota in molte civiltà antiche. In India, o in sanscrito “ratnaraj” significa “re delle gemme”. Il fuoco stesso, che emana il rubino sarebbe stato portatore di lunga vita e questa é una delle ragioni, per cui era molto ricercato. Ma anche in altre culture questa pietra preziosa, oltre all´amore e alla passione, fu sempre associata all’elemento del fuoco. In greco, il rubino è stato chiamato “carbone ardente” e, secondo Plinio la gemma di fuoco poteva essere utilizzata come un sigillo, nel senso che avrebbe innescato un processo per la fusione della ceralacca senza calore supplementare. Il rubino é di per sé una gemma non infiammabile. Inoltre, si credeva che il rubino potesse addirittura portare l’acqua all´ebollizione. Molto interessante é il fatto che i rubini piú belli si trovino, principalmente, dove il sole é estremamente forte e il clima torrido. Nel Medioevo si diceva che il rubino fosse un portafortuna nel gioco d´azzardo e un oggetto profetico, perché in prossimitá di una minaccia sarebbe dovuto diventare piú scuro e segnalare il pericolo.
Anche se si tratta di leggende, che spesso rimandano a credenze popolari, in realtá sono importanti perché evidenziano la fama del rubino e in che grande considerazione sia tenuto da millenni. É un peccato che queste siano soltanto leggende, perché tutti i nostri problemi energetici sarebbero risolti se il rubino avesse davvero questo fuoco leggendario.
Rubino, rubino, rubino
I rubini di varie qualitá si estraggono sui diversi continenti, esclusa l´Antartide. Fonti conosciute sono il Madagascar, la Tanzania, il Malawi, la Birmania e lo Sri Lanka. Lo sapevate che circa il 90% di tutti i rubini vengono commerciati in Tailandia, principalmente a Chanthaburi, proprio dove si trovano le nostre fabbriche? E che si trovano rubini persino nei dintorni di Chantaburi?
Il rubino insieme allo zaffiro appartiene alla famiglia dei corindoni ed è quindi tra i minerali piú duri e subito dopo il diamante nella scala di Mohs, con una durezza 9.
Il rubino piú grande, giá tagliato, è l´ Edward Rubin, che pesa 167 carati e si puó ammirare nella “British Museum of Natural History.” Nel 1993 è stato trovato in Birmania (Myanmar) “The Mogok Sole”, un rubino dalle dimensioni incredibili: pesa 1.734 carati e perché mantenesse il suo record, non é mai stato sottoposto al taglio.
Rosso rubino
“Rosso rubino” è il nome di un colore ben noto, intorno al quale, sorprendentemente, nascono tante rievocazioni e associazioni di natura diversa. E quante piú persone si intervistano su questo tema, tante piú risposte si ottengono diverse tra loro. Questo accade, molto probabilmente, perché la pietra preziosa mostra delle tonalitá di rosso molto diverse: da un rosso intenso e profondo ad un rosso delicato, fino a tonalità più chiare, con sfumature di rosa, viola, e arancio. Quale colore preferiate, ovviamente, dipende interamente dal vostro gusto personale. Io, ad esempio, adoro i potenti toni incandescenti, ma più di tutto mi piace l´effetto seta dei rubini! Per me come studiosa della geologia, sono le inclusioni a rendere delicato un rubino e conferire a questa gemma il fascino particolare e la sua unicità.
Il suo alone di mistero e romanticismo non si é mai perso nel corso del tempo e ancora oggi il rubino è una delle gemme piú ricercate dopo e più costose al mondo.