Uova decorate e infiocchettate.
Uova piccole, medie e grandi. Uova di mille colori e uova rosse.
Uova del fattore e uova di cioccolato.
Per non parlare di colombe, torte tipiche, dolci e dolcetti che ci annunciano la Pasqua.
Manca solo una settimana ma è già da tempo che strade, negozi e media si impegnano per non farci dimenticare l´arrivo, puntuale, della Pasqua.
Le tradizioni sono numerose in giro per il mondo.
Le uova di Pasqua . . . solo rosse
Le uova a Pasqua sono sempre molto colorate, perché i bambini amano dipingerle ma in un luogo d´Italia, la tradizione di dipingere le uova è così radicata da essere bene osservata da grandi e piccini e seguire un particolare rituale.
Si tratta dell´isola di Ischia e delle sue frazioni.
In realtà questa tradizione è riconducibile all´Antica Grecia. Non è un segreto come Ischia sia stata una delle prime colonie della Magna Grecia.
Proprio gli Antichi Greci durante la Pasqua usavano dipingere le uova del colore amaranto, ovvero rosse e scambiarsele in segno di augurio. E in qualche isoletta piccolina intorno a Ischia si è mantenuta la consuetudine di pronunciare l´invocazione ortodossa “Christòs anesti” a cui viene risposto “Alithòs anésti”, tradotte con le espressioni: “Cristo è risorto”- “si, è davvero risorto”.
I giovani non badano più molto a questo scambio di battute, che restano importanti per i più anziani, però, anche i giovani non rinunciano, certamente, a dipingere le uova di rosso.
Il rituale della tintura rossa
Dipingere le uova a Ischia è una questione seria e impegnativa.
Non basta, come in molti altri paesi, munirsi di uova, pennelli e colori, ma occorre procurarsi gli ingredienti giusti.
Il colore non è certo quello acquistato in un negozio, per quanto ecologico sia.
La tradizione vuole che la tintura rossa venga estratta da una pianta: si tratta della cosiddetta Rubia Tinctorum, o robbia, che se proverete a cercare sull´isola stessa, troverete senza dubbio sotto il nome dialettale del posto di “´a rove”.
La Rubia Tinctorum o robbia è facilmente reperibile sull´isola e durante il periodo di Pasqua viene, persino, regalata in omaggio da molti rivenditori di frutta e verdura.
Il colore è contenuto nelle radici della pianta, quindi una volta in possesso della robbia, gli abitanti impegnati in questo rituale, battono le radici con un martello per ottenere il colore.
Per dipingere le uova prendono una pentola capiente dove adagiano le radici e le uova a strati alternati.
Quindi riempiono la pentola con acqua fedda fino a ricoprire gli strati e la pongono sul fuoco in attesa dell´ebollizione, che durerà 10 minuti e non oltre, per non rovinare le uova. Così il colore sarà ben fissato e le uova commestibili.
Poi si possono inventare numerose decorazioni: una tra le più carine e curiose viene ottenuta stringendo un quadrifoglio in una calza di nylon intorno all´uovo.
Ma si può dare sfogo alla fantasia!
E diteci: quale è la vostra tradizione di Pasqua?