È proprio vero: il taglio trasforma i cristalli in gemme esplendenti e ne esalta tutte le caratteristiche.
Come vi avevamo accennato, possiamo distinguere quattro famiglie di tagli: taglio a brillante, da cui derivano i tagli a ovale, goccia, cuore, navette; taglio a gradino, ovvero formato da file di faccette disposte a scalinata e adatto a pietre dai contorni quadrangolari, come taglio smeraldo, taglio carré e taglio baguette. E ancora i tagli misti, che uniscono caratteristiche comuni ai primi due e infine la famiglia dei tagli a rosa.
Scopriamo insieme i maggiori tagli utilizzati.
Taglio brillante
Vi è mai capitato di sentir parlare di „brillante“ per indicare un diamante con taglio brillante?
L´esatta denominazione sarebbe proprio questa espressione, ma dato che il taglio brillante è, per eccellenza, il taglio utilizzato nel diamante, nel linguaggio comune è solito indicare il diamante con taglio brillante semplicemente come brillante.
Il taglio brillante è costituito da 33 faccette nella parte superiore, che costituisce la tavola e la corona; 24 nel padiglione per un totale di 57 faccette. Inoltre c´é una ulteriore ultima faccetta, la numero 58, che forma l´apice, anche chiamato tavola inferiore e che si trova all´estremità del padiglione a raccordare tutte le altre.
Fu il tagliatore Vincenzo Peruzzi, verso la fine del XV secolo, a brevettare questo taglio che ottenne subito grande popolarità non soltanto perché risulta essere perfetto per i diamanti, di cui ne rivela la brillantezza e la perfezione, ma anche perchè coincise con la scoperta dei giacimenti brasiliani all´inizio del XVI secolo, che favorirono una maggiore diffusione dei diamanti sul mercato. Successivamente, fu Marcel Tolkowski, nel XX secolo, a sviluppare delle verie e proprie formule matematiche, sulla base di studi di ottica, che stabilivano angoli e proporzioni delle faccette, per esaltare ai massimi termini il fuoco e la brillantezza.
La realizzazione del taglio brillante prevede una particolare precisione, con la conseguenza che la pietra preziosa subisce una notevole perdita di peso, durante questo processo, fino al 63 % ma può essere applicato anche a da altre forme , quali a marquise, a goccia, ovale, a cuore.
Il taglio brillante è stato appositamente messo a punto per il diamante ma può essere applicato a qualsiasi gemma, purché venga realizzato nel rispetto delle proporzioni.
Taglio a goccia
Come indicato nel precedente paragrafo, il taglio a goccia, o a pera, è una variante del taglio brillante, con un totale di 71 faccette in cui la brillantezza viene evidenziata, particolarmente, nella parte anteriore rotunda. È un taglio soggetto al gusto personale, che puó definire rapporto lunghezza e larghezza, dal momento che le forme sono numerose e molte ricordano una lacrima o una goccia di pioggia.
Diamanti con taglio goccia diventati famosi? Il Cullinan I, che oggi si trova nella Torre di Londra, incastonato nello scettro reale e sembra ancora detenere il primate mondiale in quanto a dimensioni. Per non parlare del diamante Taylor-Burton, che tutti ricorderanno. Il taglio a goccia è molto utilizzato negli orecchini.
Taglio a marquise
Il taglio a marquise o a navette prende il nome dalla parola francese che indica una barchetta: è una forma ovale allungata con due punte alle estremità. La parte centrale è brillante e, generalmente, profonda per permettere alla luce di attraversarla producendo fenomeni ottici. Il taglio prevede 57 faccette e risulta essere complicate da realizzare per via della fragilità delle punte.
La leggenda narra che Luigi XV di Francia avesse commissionato, per un diamante, un taglio che fosse perfetto come la bocca e il sorriso della sua favorita, la Marquise de Pompadour. Il Cullinan VI o l´Excelsior, sono diamanti famosi ricavati dalle omonime pietre grezze e tagliati a marquise.
Taglio ovale
Il taglio ovale è una variante della famiglia del taglio brillante. Costituito di 57 faccette, fu messo a punto da Lazare Kaplan, belga e discendente di gioiellieri, divenne uno dei piú bravi tagliatori di Anversa. Se è ben proporzionato, il taglio ovale puó mostrare la stessa brillantezza del taglio rotondo e è adatto come pietra centrale ma anche come pietra da incastonare lateralmente. Tagli ovali famosi? Il diamante Koh-I-Noor: leggete qui la sua storia!
Taglio a cuore
Si prosegue sulla scia delle varianti del taglio brillante: quando la pietra grezza presenta inclusioni e c´è la necessità di non perdere molto peso, il tagliatore è costretto a realizzare un taglio a cuore. Questo taglio si rivela affatto semplice e l´artigiano che lavora la pietra deve fare attenzione al rispetto delle proporzioni e, allo stesso tempo, ricavare la massima brillantezza dalla pietra. Non si conosce esattamente l´origine di questo taglio: probabilmente è stato ideato in India, ma è certo che le pietre con un taglio a cuore sono perfette incastonate su gioielli che vengono acquistati e regalati in occasioni romantiche. Una gemma a cuore famosa fu lo zaffiro blu circondato di diamanti, che sigilla la storia d´amore del film Titanic.
Taglio a baguette
Appartiene alla famiglia dei tagli a gradino: il taglio a baguette é cosÍ denominato perché la sua forma ricorda la baguette francese. È un taglio che non comporta una grande difficoltà e neanche una gran Perdita di peso della gemma. Spesso le pietre preziose tagliate a baguette servono di contorno, perché è raro che vengano inacstonate come pietra principale. Le proporzioni lunghezza-larghezza sono 1,5 a 1. In genere vengono tagliate a baguette le gemme che già presentano una forma simile allo stato grezzo, come, ad esempio, le tourmaline, mentre “taper” è il taglio trapezoidale.
Taglio cabochon
Il taglio cabochon origina il suo nome dalla parola latina caput e francese caboche, ovvero testa: è caratterizzato da una superficie convessa, arrotondata e lucidata ma non sfaccettata. Il fondo può essere piatto o concavo, per permettere alla pietra di avere più luce. È un taglio che ha origine nell´antichità, quando quasi tutte le pietre preziose venivano lavorate a cabochon: arrotondate e levigate. Famosa è la corona ferrea dei Re d´Italia fino al 1800, custodita nel Duomo di Monza, ornata da 22 gemme taglio cabochon. L´Art Nouveau introdusse i nuovi tagli e con essi, il cabochon perse la sua grande popolarità. In cabochon possono essere tagliate zaffiri, rubini e smeraldi come anche ametista, tormalina, citrino rodolite. Le pietre preziose che hanno molte inclusioni non sono adatte al cabochon, perché la superficie potrebbe fratturarsi al taglio.
Taglio a smeraldo
Ancor più dell´analogia tra diamante e taglio a brillante, esiste una strettissima connessione tra smeraldo e taglio a smeraldo. Il taglio a smeraldo, appartenente alla famiglia dei tagli a gradino, si dice infatti, che sia il taglio più adatto alla pietra preziosa omonima perché ne esalta al meglio le proprietà: luce, colore e brillantezza della gemma verde. Spesso viene utilizzato acnhe in altre pietre preziose e resta, comunque, un taglio classico. Era molto di moda nell´Art Déco e oggi lo si vede spesso sull´anulare di molte star del jet set, come promessa di amore.
Taglio a rosa
Il taglio a rosa si origina dal taglio a cabochon: a una iniziale fase di levigatura e arrotondamento seguì una fase secondaria in cui alcune faccette, superfici piatte, iniziarono ad apparire sulla superficie della pietra, che avrebbero dovuto migliorare la gemma grezza. Il taglio a rosa, quindi, è molto simile ad un cabochon con 24 faccette triangolari e base piatta. Quando ancora la tecnica del taglio a brillante non era stata raffinata, era frequente trovare gioielli con diamanti tagliati a rosa. Nella lavorazione la pietra preziosa perde pochissimo peso, perciò si usa spesso con pietre di modesto spessore.
Il taglio a rosa ha origine, molto probabilmente dall´Olanda con vari alti e bassi della sua popolarità nel corso dei secoli.
Diamanti famosi con taglio a rosa furono il Gran Mogol e l´Orlov. Il Gran Mogol, in cui la gemma grezza presentava un peso di 787 carati, si ridusse enormemente di peso, fino a 280 carati, dopo la lavorazione. Oggi si crede sia in qualche tesoro di principi indiani. L´Orlov, inizialmente appartenente a un tempio indiano, fu sottratto per essere regalato dal Conte Orlov a Caterina La Grande e poi incastonato nello scettro imperiale, conservato nel Cremlino.
Taglio princess
Il taglio princess appartiene alla famiglia dei tagli misti e unisce caratteristiche del taglio a brillante e del taglio a gradini: la parte superiore è assimilabile a una piramide tronca, con base quadrata o rettangolare. È un taglio nuovo: un certo ungherese Aprad Nagy provò il “profile cut” che è più piatto rispetto all´attuale. Ma Basil Watermeyer, un esperto tagliatore di diamanti di Johannesburg, brevettò il “Barion Cut”: profilo quadrato con motivo a croce.
Il taglio princess è un taglio che, con le sue numerose faccette, dona luminosità e brillantezza, per questo sta ottenendo sempre maggior successo.