Introduzione
Oggi vi porto un articolo che si potrebbe definire come “articolo di cronaca”, ma ho trovato la faccenda così originale – e inusuale – che ho deciso di condividerla con voi.
Giallo a Milano
Immagina che ti venga rubato un oggetto prezioso a te molto caro e molto costoso, che tu ti sia impegnato nella sua ricerca, e dopo un po’ di tempo… lo ritrovi in un negozio di articoli di lusso!
Quel che sembra un bel soggetto per sviluppare la sceneggiatura di un film, con tanto di azione e suspence, è successo veramente e i protagonisti della storia non sono nè Brad Pitt nè George Clooney!
Cosa è successo
Un imprenditore milanese aveva messo in vendita il suo orologio Rolex d’oro, realizzato in serie limitata, del valore di 40.000 euro. È stato contattato da un acquirente che si è mostrato d’accordo sul prezzo di vendita a patto che la documentazione di acquisto fosse in regola. Si sono dati appuntamento in un locale pubblico di Milano per concludere la trattativa ma, prima di arrivare a destinazione, l’imprenditore è stato rapinato da sconosciuti. Gli aggressori avevano sottratto non solo l’orologio ma la scatola originale completa di tutta la documentazione!
Il furto
Il furto era stato fatto certamente da professionisti. Da gente abituata a fare questo tipo di rapine. C’è un grande mercato di preziosi – quasi sicuramente rubati – che però avendo tutta la documentazione in regola è molto difficile da scoprire. In questo caso è stato proprio la vittima del furto a identificare l’oggetto. Ma non è stato il caso a portare l’imprenditore a scoprire il suo Rolex bensì la sua ostinata ricerca.
Giorno dopo giorno ha visitato e rivisitato i diversi siti web di gioiellerie e second hand di lusso per finire ad incontrare proprio quello che stava cercando: nel sito del negozio di preziosi della Perla Verde aveva riconosciuto il proprio orologio e, immediatamente, dato l’allarme alla polizia. L’imprenditore possedeva copie dei titoli di proprietà, garanzia e numero di serie del suo Rolex, che coincideva col Rolex offerto dalla gioielleria di Riccione.
Il fornitore di fiducia
I titolari della gioielleria affermarono di averlo regolarmente acquistato, con tanto di scatola e documentazione, da un collezionista campano e „fornitore di fiducia“ che in passato, aveva già venduto loro diversi orologi.
L’imprenditore, provato dalla stanchezza ma rincuorato dal frutto della sua meticolosa ricerca, ha poi potuto finalmente reindossare il suo amato Rolex.
Tutto è bene quel che finisce bene!