Per i giovanissimi alle prese con la prima cotta. Per tutti gli inguaribili romantici. Per i meno giovani, ma grandi sognatori. Come pure per coloro che si dimostrano sempre scettici e, perché no, anche un po´ cinici. Insomma, calendario alla mano, inutile negare che tra qualche giorno ricorrerá la festa di S. Valentino.
E come da tradizione, fanno capolino i primi spot pubblicitari, ancora quasi timidi, che in realtá, giá da tempo, sono stati preceduti da offerte di prodotti di vario tipo, tutte dedicate a questa data, per poi intensificarsi col trascorrere delle ore.
S.Valentino. Data ufficialmente istituita e, diremmo, universalmente, riconosciuta: 14 febbraio. Anche nota come la festa degli innamorati. Una data cui é impossibile sfuggire, dal momento che i media non risparmiano azioni e di cui tutti, di conseguenza, sentono parlare. Oggi si tratta di una ricorrenza, che il mondo ha trasformato in una occasione di business, ma pochi ne conoscono le reali origini.
Tra storia e leggenda: dall´Antica Roma . . .
Sembra che la tradizione di S. Valentino derivi da una serie di miti e leggende intorno al santo patrono della cittá di Terni. Non tutti sanno, peró, che la sua origine risale agli Antichi Romani e é legata alla storia. Per gli Antichi romani, infatti, febbraio era un mese importante, perché considerato il mese della rinascita, con la primavera in arrivo e i diversi riti di purificazione cui si dava inizio, per ottenere fortuna e fertilitá. Inoltre veniva reso omaggio al dio Lupercus, che secondo la leggenda aveva allattato Romolo e Remo e numerose erano le celebrazioni in onore degli dei Lupercali, che allontanavano i lupi dai campi. In segno di fertilitá, durante le celebrazioni, veniva sparso il sangue di alcuni animali, ma vi era un rituale ben piú importante per la popolazione, quasi una lotteria dell´amore: in una urna venivano mescolati i nomi di uomini e donne. Successivamente venivano estratti da un bambino, in modo tale da individuare delle coppie di uomo e donna, che avrebbero poi vissuto, per tutto l´anno seguente, in intimitá per onorare il rito della fertilitá e il dio stesso. Ogni anno, poi, il rito si sarebbe ripetuto.
S.Valentino coincide con il tentativo degli Antichi Padri della Chiesa quasi di “cristianizzare” questa vecchia pratica, considerata immorale. E cosí si cercó di sostituire al dio Lupercus un santo protettore degli innamorati, che, nel 496 d.C. papa Gelasio individuó nel vescovo romano, che era stato martirizzato: Valentino appunto. Divenne, ben presto, simbolo e protettore dell´amore a carattere universale, dal momento che, ancora oggi, S.Valentino é festeggiato ovunque e la leggenda narra che fu il primo religioso a celebrare l´unione tra un legionario e una giovane pagana.
. . . alla letteratura . . .
In letteratura l´associazione con l´amore romantico é arrivata posteriormente, anche se numerose sono le tesi al riguardo e le origini sono tuttora controverse. In ogni modo, tra le ipotesi piú accreditate, ci sarebbe quella per cui, la ricorrenza di S.Valentino sia stata riconosciuta grazie al circolo di Geoffrey Chaucer, famosissimo scrittore inglese, spesso indicato come il padre della letteratura inglese, la cui famosissima opera “The Canterbury Tales”, ovvero “I Racconti di Canterbury”, é paragonabile al Decameron di Boccaccio. Infatti Geoffrey Chaucer avrebbe associato, nel suo poema, questa ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. Non a caso sia in Francia che in Inghilterra, nel Medioevo, metá febbraio coincideva anche con il rito naturale dell´accoppiamento degli uccelli, che si trova perfettamente in linea con la consacrazione del 14 febbraio.
S.Valentino nel mondo: tradizioni e curiositá
Restando in tema british, un tratto caratteristico dei Paesi Anglosassoni che risale al XIX secolo, é lo scambio di biglietti d´amore con sú i simboli dell´amore romantico, come inteso in letteratura. E si hanno, cosí, cuori, cupido e colombe ad adornare i “Valentine”, ovvero i bigliettini che gli innamorati si scambiano. Si narra che Carlo d’Orléans fu il primo a scrivere la piú antica Valentine a sua moglie, dalla Torre di Londra, dove era detenuto, dopo la sconfitta della battaglia di Agincourt nel 1415. Poi a metá ottocento , divenne popolare negli USA Esther Howland con una produzione di biglietti di S.Valentino su scala industriale.
Le tradizioni nel giorno di S.Valentino sono numerose: facciamo un giro nel mondo intorno alle piú curiose.
Negli Stati Uniti, ad esempio, tutti festeggiano S.Valentino, anche i bambinj si scambiano biglietti e figurine con i loro eroi e personaggi tratti dai cartoni animati. In generale si regalano fiori e gioielli: in Spagna vanno a ruba le rose rosse. In Kenya la tradizione vuole che le donne donino al proprio sposo una zucca colma di vino di palma ricevendo in cambio un pezzo di focaccia di tiglio; in seguito i due innamorati bevono insieme da una coppa dell’amore. In Ungheria c’è usanza che ragazzi e ragazze si avventurino nel bosco e raccolgano fiori particolari, i bucaneve, che poi regaleranno alla persona amata. In Galles è tradizione regalare dei cucchiai di legno intagliati. In altre tradizioni l´amore viene dimostrato attraverso prove di coraggio come in Brasile o prove atletiche come in alcune tribú del Niger dove la donna sceglie l´amato in una gara di danza in cui si cimentano diversi ballerini.
Ancora in Giappone, in modo molto singolare, la protagonista é la donna, perché é la donna che offre cioccolatini in regalo all´uomo, che esso sia rappresentato da un amato ma anche da un amico o da collega di lavoro. Ma questo gesto non resta isolato, tipico della cultura giapponese: coloro che hanno ricevuto i cioccolatini per S.Valentino dovranno, poi, un mese dopo, ricambiare con del cioccolato bianco, nel cosiddetto White Day, appunto. Onde evitare equivoci, esistono due tipi di cioccolatini: l’Honmei Choco che viene donato solo al ragazzo di cui si è innamorati, e il Giri Choco, legato ai sentimenti di amicizia e riconoscenza. Per chi è rimasto a bocca asciutta, non dovrà far altro che offrire spaghetti al nero di seppia il giorno del Black Day che ricorre il 14 aprile.
E la Cina ci offre una visuale ancor piú romantica della festa degli innamorati: la tradizione prevede che la ricorrenza cada nel settimo giorno del settimo mese lunare, in una data legata ad una leggenda. La leggenda narra, infatti, di un amore tra una fata ed un comune mortale, un amore impossibile perché separati dalla Via Lattea. La storia vuole che ogni anno, nel medesimo giorno, i due amanti riescano a rincontrarsi, attraversando un ponte costruito grazie all´aiuto di uno stormo di uccelli che proprio per aiutare i due innamorati, crearono un collegamento diretto tra la terra e la Via Lattea.
Chiudendo con una vena di romanticismo: fiori e gioielli restano un dono estremamante classico per la festa di S.Valentino. Ma tu? In che modo deciderai di comunicare nel giorno piú romantico dell´anno?