A bordo della barca, attraverso il Menam Chao Phraya, Bangkok assume un aspetto ancora più affascinante.
Continua il nostro viaggio nel Regno di Siam. E della religione buddhista con i suoi Buddha dorati. E con i suoi tesori di smeraldo, oro e madreperla.
La barca si immerge totalmente nell´acqua: ho quasi l´impressione che da un momento all´altro affonderemo. Ma no, a Bangkok è così: le barche sono leggere, non profonde e si muovono raso fiume, quasi gli appartenessero e fossero un tuttuno con la Natura cui seguono il corso.
Ampio letto, mosquitos e un´acqua salmastra, che regala qui e lì suppellettili caratteristici.
All´orizzonte palafitte che si incastrano tra loro lungo il fiume, baracche a ridosso dei grattacieli di una metropoli calda e dall´aria fitta: lo smog si percepisce a vista, ma per il popolo tailandese non è proprio un problema.
Il Menam Chao Phraya è uno dei due principali fiumi dell´intera Tailandia e, con i suoi affluenti, copre una superficie del 35% circa dell´intero paese. Come per tutte le civiltà, il fiume ha un´importanza rilevante: nell´antichità costituiva la via principale di comunicazione tra i popoli. Per Bangkok e per i tailandesi, il Menam Chao Phraya resta tuttora l´asse di trasporto e di commercio del Paese, dal momento che è possibile muoversi attraverso la città, oltre che con i consueti e a noi familiari mezzi pubblici e con i tuk-tuks, anche tranquillamente con le barche che attraversano il fiume.
A Bangkok è attivo un vero e proprio servizio pubblico, il Chao Phraya Express Boat, che permette di muoversi in modo regolare e pianificato.
La barca corre veloce e l´aria è piuttosto torrida, benché il cielo sia coperto da nuvole. La città appare ai miei occhi di un colore salmastro, un po´ come il fiume, ma ammaliante e misteriosa: cieli, strade e canali caotici; businessmen in giacca e cravatta in contrasto con il popolo delle palafitte; Phi e spiriti che popolano le vie di coloro che ci credono; una città dove si cucina e si mangia per strada: a quanto pare Carrie Bradshaw non era l´unica a non possedere una cucina a casa; una città a luci rosse che va a dormire all`alba quando dai wat si scorgono i monaci buddhisti, con le loro tonache arancioni.
Contraddizioni. Odori e sapori speziati, di un oriente che, a Bangkok, sembra non aver lasciato grande spazio alla meditazione orientale. Ma tutto ha un´aria tremedamente seducente.
E stracolma di pietre preziose. La Tailandia e Bangkok stessa è uno dei luoghi per eccellenza del commercio di gemme e pietre preziose che troviamo ovunque, comprese statue, buddha e templi.
I templi Wat e i tesori preziosi
Nel Grand Palace, Palazzo Reale o Wat Phra Kaew, avevamo già visitato insieme il Wat Phra Keow, il Tempio del Buddha di Smeraldo, un tesoro dell´arte tailandese che serba la statua del Buddha più venerato dell´intera nazione.
Ma qui è possibile ammirare la vera arte tailandese che fa eco ad un´arte orientale intrisa di religiosità, meditazione, monaci dalla veste arancione. Camminando attraverso i vari edifici del Palazzo Reale è possibile ammirare statue dorate, elefanti in bronzo, portali intarsiati e rivestiti di porcellane, ceramiche, madreperla e gemme colorate. Per non parlare degli alti stupa, monumenti che conservano reliquie, ricoperti di oro.
Siamo scesi dalla barca e, dopo il Grand Palace, io mi perdo tra i banchetti ambulanti, fumanti e appetitosi delle strade. Poco distante dal Palazzo Reale si trova il Wat Pho.
Il Wat Pho, ovvero il Tempio Pho, appare maestoso e monumentale: anch´esso è un complesso costituito da edifici, per lo più stupa e viene considerato il Tempio più antico e più grande di Bangkok. Alti stupa colorati, facciate intarsiate in porcellana, acqua e natura. Monaci che si dedicano alla meditazione e alle preghiere. Questo tempio è famoso per aver ospitato la prima scuola di massaggio thai, ma nel Wat Pho resto letteralmente incantata alla vista del Buddha Sdraiato, altro ben noto tesoro del popolo tailandese.
Il Buddha Sdraiato fu costruito nel 1832 e da allora viene custodito in questo tempio. È una statua imponente, lunga 46 metri e alta 16 metri, interamente laminato d´oro. È stata progettata in posa sdraiata su di un fianco, per descrivere il passaggio di Buddha nel Nirvana. Un Buddha laminato d´oro con occhi e piedi decorati in madreperla. Il tempio contiene altre mille statue del Buddha.
Bangkok brulica non solo di vita, ma anche di templi. Il Tempio Trimitt è noto per la statua di oro massiccio al suo interno: un Buddha seduto d´oro di 700 anni fa, che fu scolpito in un blocco di cinque tonnellate e mezzo di oro massiccio!
È il tramonto, la barca corre indietro in una cittá che si prepara al ritmo delirante di clubs e di una vita notturna convulsa. Il panorama ci lascia senza fiato: si erge alla nostra destra il Tempio Arun sullo sfondo dal cielo porpora che lo rende ancora più maestoso e affascinante.
Il Tempio Arun è un monumento considerato il simbolo di Bangkok, immagine ben impressa nelle menti di tutti coloro che anche almeno solo una volta hanno sfogliato una pagina o cliccato un link su Bangkok. Uno stupa centrale alto ben 79 metri con quattro stupa agli angoli di dimensioni minori. Lo stupa centrale é interamente rivestito di porcellana che risplende ai raggi del sole e, in particolar modo, al tramonto. Una vista che lascia letteralmente storditi.
E continua il nostro viaggio alla scoperta dei tesori tailandesi: restate con noi!