Palazzo Topkapi_copertina

Il Tesoro del Topkapi

Non é certo nascosta la mia passione per i viaggi, il mondo e la grande voglia di avventure alla scoperta di storia, natura, segreti, misteri e tesori preziosi di civiltá anche molto distanti. Una passione trasmessa e coltivata fin da piccola, che, con il tempo, é divenuta quasi una regola di vita. E fu proprio uno dei miei primi viaggi ad affascinarmi particolarmente restando impresso nella memoria.

Uno spettacolo naturale: bagnata dal mare e riscaldata da un sole ardente. Millenni di storia. É in Occidente ma anche in Oriente: Istanbul. Un incontro di popoli, religioni e civiltá che hanno contribuito a rendere questa cittá ricca di preziositá e tesori. Un viaggio on-the-road da cui traggo ispirazione per condurvi attraverso la scoperta del Tesoro custodito in una delle cittá piú splendide e ricche di magia: il Topkapi.

 

Un tuffo nella storia

Bisanzio, antica cittá greca, divenne la capitale dell´impero bizantino, espressione con cui gli studiosi usano definire l´Impero romano d´Oriente. Costantino scelse il territorio su cui sorgeva questa antica cittá greca, per edificare la nuova capitale, per via della sua posizione strategica e nel 330 fu completata Costantinopoli.

Il Tesoro del Topkapi- oro, smeraldi e diamanti

Il Tesoro del Topkapi- oro, smeraldi e diamanti

L´impero cessó  di esistere sotto la conquista dei turchi ottomani e fu l´impero piú lungo della storia d´Europa. Ci fu cosí un cambiamento radicale per la cittá, che in parte distrutta dagli assedi, fu ricostruita. Inoltre tutti gli edifici religiosi vennero convertiti in moschee. Costantinopoli vide un periodo di splendore sotto i sultani ottomani, divenne califfato nel 1517 e mantenne la sede del patriarcato greco-ortododosso e vide la costruzione del grandioso complesso Topkapi, nella zona dove erano situati precedentemente il foro e i palazzi imperiali. Solo dopo la prima Guerra mondiale, l´impero ottomano fu sconfitto e la capitale della Turchia venne spostata da Istanbul ad Ankara.

 

Il palazzo imperiale del Topkapi

La visita al palazzo del Topkapi resta tra i ricordi piú belli di questo intenso e avventuroso viaggio, forse perché i miei compagni di viaggio erano e sono tuttora tra le persone a me piú care, forse perché fu il primo di una serie meravigliosa, forse perché é tra i ricordi delle estati di una etá ancora spensierata.

Istanbul sorge sulle rive del Bosforo, lo stretto che separa i due continenti Asia e Europa: é il maggior centro urbano della Turchia e resta una cittá intensa ed intrisa di magia. Costruito nel 1453, in seguito alla presa di Costantinopoli da parte di Maometto il Conquistatore, il palazzo imperiale é stata l´enclave degli ottomani per quattro secoli. Fu la residenza di ben 26 dei 36 sultani dell´Impero Ottomano fino a quando non si trasferirono nel Palazzo di Dolmahbace.

Il Tesoro del Topkapi

Il Tesoro del Topkapi – oro, smalto e madreperla

Topkapi si erge sul promontorio del Serraglio tra il Corno d´Oro e il mar di Marmara: in lingua turca  Topkapi significa letteralmente Porta del Cannone e deriva il suo nome appunto da una delle porte che consentiva l´accesso al complesso. Insieme ad altre aree storiche della cittá, é stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell´Unesco fin dal 1985. La struttura del palazzo è abbastanza complessa, con piccoli edifici costruiti tutt’attorno ai cortili connessi tra loro da gallerie e passaggi. In generale gli edifici hanno un unico piano e nel suo periodo di massimo splendore é arrivato ad ospitare fino a 4000 persone. Il palazzo dispone di centinaia di stanze in cui sono conservati simboli dell´architettura ottomana e collezioni di ogni tipo: dalle porcellane, ai manoscritti islamici, alle armi, fino ai gioielli, abiti e tesori preziosi.

Riccamente decorato, con preziositá e tesori, il Topkapi ha una pianta rettangolare costituita da quattro corti e un harem. La prima corte funge praticamente da ingresso al palazzo; nella seconda si trova la corte delle cerimonie , la Tesoreria dello Stato che contiene una esposizione di armi, e la porta degli eunuchi bianchi; nella terza corte una biblioteca, una moschea, reliquie sacre, collezioni di tesori e l´ingresso a quella che un tempo era una zona proibita, ovvero l´harem; la quarta, con vista sul bosforo, era la piú nascosta.

 

L´Harem e il Tesoro del Topkapi

Uno dei luoghi piú affascinanti e da non perdere é sicuramente l´harem, che letteralmente significa „luogo proibito“ e che era il luogo di leggende e intrighi di corte. In realtá l´Harem era il luogo privato della casa cui non avevano accesso tutti, per cui rappresentava l´abitazione del sultano. Composto internamente da ulteriori corti, alloggi, gallerie segrete, stanze, fontane, giardini affacciati sul mare, l´harem era una vera e propria ala del palazzo dedicato alle donne del sultano era composto da 300 stanze, 8 bagni, 4 cucine, 2 moschee, 6 cantine, una piscina e un’infermeria: qui abitavano circa mille donne, tra cui la regina madre, le favorite del sultano, ma anche ex favorite che gli avevano dato un figlio, domestiche, nutrici, sarte, musiciste, danzatrici e schiave, sorvegliate dalla figura degli eunuchi, gli unici uomini oltre al sovrano ammessi in questa parte del palazzo.

Il Tesoro del Palazzo del Topkapi é uno dei tesori piú famosi al mondo! È distribuito in quattro sale e le sue origini risalgono a regali di altri governanti, ereditá o bottini di guerra. Nelle sale é possibile ammirare un numero considerevole di mobili, suppellettili, oggetti decorativi, pendenti, pugnali, cassapanche, libri, gioielli, anelli, tutti pregevolmente ornati di pietre preziose: smeraldi, diamanti, rubini, cristalli di Rocca e turchesi e altre pietre preziose e semipreziose. Sono tutti oggetti preziosi appartenuti ai sovrani e sopravvissuti al tempo: da candelabri di oro massiccio con incastonati 6666 diamanti al trono ricoperto di lamine d’oro fino al celeberrimo Pugnale di Topkapi, il pugnale più caro al mondo, elaborato con diamanti (di cui uno il terzo più grande del mondo), oro e smeraldi e per gungere al pezzo più importante della collezione, the Spoonmaker´s Diamond, il Diamante del mercante di cucchiai, di ben 86 carati e circondato da 49 brillanti.

 

The Spoonmaker´s Diamond: il Diamante del mercante di cucchiai

La storia che vi racconto è la storia del Diamante del mercante di cucchiai (turco: Kaşıkçı Elması), noto come Spoonmaker´s Diamond, ovvero l’orgoglio del Museo del Palazzo di Topkapi. Esercita da sempre un fascino sui collezionisti piú accaniti sia per la sua provenienza misteriosa, sia per le varie leggende che aleggiano intorno al suo nome: Spoonmaker´s Diamond é il quarto diamante piú grande del mondo nella sua categoria. Si tratta di una pietra del peso di 86 carati (17 g) inseriti all´interno di una doppia cornice di 49 brillanti, che si dice siano stati disposti da Ali Pasha o dal sultano Mahmud II per dare l´impressione di una luna piena in mezzo ad un cielo pieno di stelle, cosí come é stato osservato da molti studiosi.

Il Tesoro del Topkapi- l´Harem

Il Tesoro del Topkapi- l´Harem

Secondo uno dei miti d’origine di Spoonmaker´s Diamond, un povero pescatore vagava senza un soldo a mani vuote attorno a Istanbul, quando trovó una pietra lucida tra i rifiuti. Incerto del suo valore reale, ma ammirandone lo splendore, la conservó e la portó con sé nei mercati cercando un acquirente. Un gioielliere esperto, fingendosi disinteressato, ma riconoscendone il valore, non lo riveló al pescatore dicendogli che era solo un pezzo di vetro e dandogli tre cucchiai per il disturbo. Da qui forse deriva il nome.

Secondo un´altra versione, leggermente diversa della stessa leggenda, fu Rashid, un uomo molto povero, a trovare il diamante, nel 1699, mentre frugava nelle discariche di Istanbul. Trattando con un mercante, riuscì a ottenere tre cucchiai di legno in cambio di questa pietra lucida. Il mercante di Cucchiai, riconoscendo la gemma come preziosa, ma non rendendosi conto che valeva una fortuna, lo vendette a un gioielliere per dieci monete d’argento. Dopo aver cambiato un certo numero di mani, il diamante è stato confiscato dal Gran Visir Ahmed Pascià e ben presto passò nelle mani del sultano Mehmed IV.

Secondo i ricercatori e gli storici, era un ufficiale francese di nome Pigot che acquistó il diamante nel 1774 dal Maharajah di Madras e la portò con sé in Francia. Ma durante il suo viaggio fu derubato e il diamante finí esposto per numerose aste, dove è stato prima acquistato da Casanova e poi dalla madre di Napoleone, che fu costretta a metterlo in vendita per salvare suo figlio quando Napoleone fu spedito in esilio. Pare che ad acquistarlo fu un uomo al servizio di Tepedeleni Ali Pasha, che più tardi, durante il regno di Mahmud II, poi fu ucciso con l’accusa di ribellione e tradimento. Il suo tesoro, compreso il diamante Pigot, fu confiscato dallo Stato.

E ‘ancora incerto se il Diamante del Mercante di Cucchiai fu lavorato con i quarantanove diamanti taglio brillante da parte degli uomini di Mahmud II o dagli uomini di Tepedeleni Ali Pasha, ma ciò che è indiscutibile è che essi aumentano il suo aspetto smagliante e il suo valore di mercato.

 

Il pugnale gioiello Topkapi

La Topkapi Emerald Dagger è il famoso pugnale tempestato di pietre preziose, un vero e proprio gioiello della metà del XVIII secolo, conservato e mostrato per la visione al pubblico presso la tesoreria del Museo del Palazzo Topkapi, Istanbul, Turchia. Un lato del manico del pugnale é decorato con tre grandi smeraldi colombiani di ottimo colore e chiarezza, la cui dimensione e importanza hanno, senza dubbio, conferito al pugnale il suo nome popolare. Il pugnale gioiello di squisita manifattura era in realtà uno dei numerosi regali preziosi che, un’ambasciata del sultano Mahmud I (1730-1754) in Iran, avrebbe dovuto portare in dono al conquistatore iraniano Nadir Shah, ma al quale purtroppo non arrivó mai perché Nadir fu assassinato. I doni, tra cui il pugnale gioiello tempestato furono restituiti al tesoro di Istanbul e custoditi nel Museo del Palazzo di Topkapi. La popolarità del pugnale, così come il museo che lo tiene, ebbero gran risonanza in tutto il mondo, quando divenenro protagonisti di un popolare film di Hollywood nel 1964, tratto dal romanzo di Eric Ambler “The Light of Day”.

 

Il Tesoro del Topkapi- il pugnale gioiello in diamanti e smeraldi

Il Tesoro del Topkapi- il pugnale gioiello in diamanti e smeraldi

I tre smeraldi sul manico sono grandi, dal colore profondo con una buona chiarezza e trasparenza. Gli smeraldi sono montati su di un lato del manico. Gli smeraldi superiore e inferiore hanno un identico taglio a forma di pera, con dimensioni quasi identiche e sono rivolti con le estremità appuntite uno di fronte all’altro. Lo smeraldo centrale è una pietra taglio cuscino rettangolare, la cui larghezza è leggermente inferiore alla larghezza delle pietre a forma di pera. Lo schema di questa disposizione verticale di smeraldi sembra coincidere con la forma biconcava convenzionale di un pugnale, che offre una presa salda sulla sua impugnatura. Gli smeraldi sono intervallati da piccoli diamanti posti ai quattro angoli del rettangolo al centro e ai quattro angoli della trapezi situati sopra e sotto il rettangolo. Alla fine del manico c´è uno smeraldo a forma ottagonale, impostato come un coperchio, che una volta aperto rivela un piccolo orologio. Intorno a questo coperchio e ai lati del manico sono file di diamanti più piccoli, il più piccolo sul pugnale. Il retro del manico è fatto in smalto e madreperla.

L’intera lunghezza del pugnale è di circa 35 cm, comprensivo dell´impugnatura. La sola lama curva del pugnale raggiunge poco più di due terzi della sua lunghezza, sulla quale scivola il fodero . Il fodero è realizzato in oro con motivi floreali smaltati e ornato di diamanti. Il motivo smaltato al centro della guaina rappresenta un mazzo di fiori collocato in un vaso. I diamanti incastonati sulla guaina formano anch´essi un disegno su entrambi i lati del motivo floreale smaltato, uno verso la base e l’altro verso la punta della guaina. Il disegno di diamanti alla base della guaina é costituito di 31 diamanti, per lo più di forma rettangolare disposti in uno schema simmetrico. L’altro disegno di diamanti verso la punta della guaina è composta da 21 diamanti, disposti simmetricamente. Sulla punta della guaina si trova un grande smeraldo.

Nel complesso il pugnale gioiello e il fodero che lo racchiude rappresentano un capolavoro delle più alte tradizioni artistiche, e della gioielleria, che raggiunse una grande raffinatezza nel XVII secolo dell’Impero Ottomano. Una catena d’oro tempestato di diamanti legato al manico del pugnale aumenta il valore ornamentale di questa meraviglia dell´arte orafa.