La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte. Ancora: l´Epifania tutte le feste si porta via…
Potremo continuare a scrivere di filastrocche e canzoncine che, attraverso il mondo, si sono diffuse nei secoli.
Una tradizione millenaria che reca con sé una allure magica e che non accenna a scomparire.
La leggenda
Molti attribuiscono la nascita di questa figura alla tradizione religiosa, mentre sembra proprio che la Befana risalga ad un tempo molto piú antico rispetto alla festa dell´Epifania da cui prende il nome. La sua origine si perde nella notte dei tempi e coniuga elementi appartenenti a tradizioni varie precristiane e magiche con elementi religiosi e popolari.
La festa dell´Epifania ha origine dalla visita dei tre Re Magi al Gesú Bambino, a Betlemme per onorare il neo nato con doni. E questa data é, comunque, riconosciuta come festivitá nazionale, in molti Paesi.
La figura della Befana é altra cosa.
Numerose sono le origini a cui viene attribuita.
Secondo alcuni la Befana ha origine dalla tradizione dei popoli celtici, che si erano insediati sulla pianura padana e parte delle Alpi. Il popolo celtico, infatti, sembra celebrasse strani riti officiati da maghi e sacerdoti, i cosiddetti druidi, che bruciavano fantocci di vimini per onorare divinitá misteriose e affatto buone.
Altri credono che la Befana si sviluppi proprio partendo dalla storia religiosa: la leggenda narra che i tre Re Magi non trovassero la strada per raggiungere il Bambinello e chiesero informazioni ad una vecchietta cercando di convincerla a seguirli, ma senza successo. Dopodiché lei, pentitasi di non averli seguiti, preparó un cesto di dolciumi e leccornie alla volta dei Re Magi e del neo nato ma senza trovarli. Quindi si fermó di casa in casa donando dolcetti ai bambini e sperando che uno di loro fosse il Gesú Bambino. Da allora la Befana, a cavallo della sua scopa, volerebbe sui tetti del mondo, lasciando dolci ai bambini.
L´iconografia resta sempre la stessa: una ampia gonna scura con un grembiule, spesso tasche e toppe colorate, uno scialle che avvolge spalle e arriva fino alla testa o altre volte, un fazzoletto o un cappello dalla falda ampia e infine delle ciabatte lise.
La tradizione vuole che la Befana voli a cavallo della scopa sui camini di tutte le case del mondo, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio per distribuire dolciumi e leccornie o carbone, nel caso siano stati cattivi, a tutti i bambini del mondo. E tutti i bambini del mondo restano in trepidante attesa delle dolci sorprese che riceveranno.
Anticamente, peró, sembra che si celebrasse la figura pagana di Madre Natura: e questo proprio nella dodicesima notte dopo Natale, ovvero dopo il solstizio invernale e quindi il 6 gennaio, Madre Natura stanca per aver donato le energie, appariva nelle vesti di una vecchia strega benevola, che volava sui cieli con la scopa, ma ormai secca come i rami secchi, era pronta a esser bruciata e rinascere sotto forma di Nuova Natura. Ma ancor prima, passava a distribuire dolci, per piantare semi che sarebbero nati l´anno successivo. Ancora oggi, in molte regioni d´Italia si eseguono riti purificatori.
La Befana nel mondo
Per ció che riguarda l´Italia, a Roma, ad esempio, é famosa la celebrazione in piazza Navona: il 6 gennaio la Befana si mescola tra la folla e gli stand che popolano piazza Navona. A Venezia, invece, l’Epifania viene celebrata in maniera molto particolare: si organizza una regata speciale lungo i canali.
Il 6 gennaio si festeggia in molti luoghi, anche se non in tutto il mondo. In Spagna, per esempio, a Malaga i re Magi sfilano accompagnati da diverse bande musicali e il giorno precedente viveri e acqua vengono lasciati davanti la porta di casa, perché nell´immaginario dei bambini, i cammelli dei Re sono assetati e affamati. In Bulgaria l´Epifania si conclude con un bagno in un gelido Mar Nero.
In Etiopia e in Perù ci sono manifestazioni assai folcloristiche. In Francia si usa preparare un dolce speciale e nascondervi dentro una fava: quando i bambini mangeranno la torta, verrá eletto la regina o il re della festa in base a colui o colei che trova la fava nella propria porzione di torta.
L´Islanda, oltre ad essere un paese lontano, é il Paese dove le tradizioni del Natale si sentono in maniera viva e dove questa tradizione é particolarmente curiosa. Infatti il 6 gennaio viene chiamamto il 13°, perché é il tredicesimo giorno calcolato da Natale. E Natale viene celebrato dall´11 dicembre fino al 24 dicembre, in cui ogni giorno arriva un Babbo Natale nuovo. Poi dal 25 dicembre, ogni giorno, va via uno di loro, fino ad arrivare al 6 gennaio, quando va via l´ultimo Babbo Natale e si dice addío al periodo natalizio con una fiaccolata, cui, secondo la tradizione, partecipano anche il re e la regina degli elfi, con faló e fuochi di artificio.
Chi di noi non ha mai ricevuto una calza piena di leccornie e dolcetti e carbone dolce? Quest´anno la vostra calza potrebbe essere preziosa, con una piccola gemma… a voi la sorpresa di scoprirlo!